Per giustificare una “scappatella” dalla famiglia si è presentato alla stazione dei carabinieri di Zeme per denunciare che due giorni prima era stato sequestrato per ben un giorno e mezzo da tre individui, che, sotto la minaccia di un coltello, lo avrebbero costretto a recarsi con la propria autovettura prima ad Asti e poi a Casale.
La vicenda però non ha convinto il maresciallo comandante della stazione, che, con ripetute domande e con l’arguzia del mestiere è riuscito a far cadere più volte in contraddizione il denunciante sul comportamento dei presunti malfattori e in relazione alla sequenza temporale dei fatti. Fino a quando il sedicente sequestrato ha dovuto ammettere di aver simulato il tutto per nascondere la propria prolungata assenza ai famigliari.
Per tale motivo, un trentaquattrenne nato a Pavia e residente a Vigevano, con precedenti di polizia, è stato denunciato per simulazione di reato.
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