Arrestato il flagranza di reato per utilizzo utilizzo indebito di carte di credito. Manette ai polsi per il direttore dell'ufficio postale Vigevano 2 in seguito al bliz della Guardia di Finanza di venerdì 22 febbraio. L'uomo, 56enne di origine siciliane e residente in città, prelevava ingenti somme di denaro dalla cassa dell’ufficio postale di cui era direttore e da carte PostePay ricaricabili intestate a ignari cittadini. E sono state ben 58 le carte rinvenute nel corso della perquisizione, detenute in tasca, nel cassetto della scrivania dell’ufficio e dell’abitazione. Da quattro di queste carte erano stati da poco prelevati circa 3.000 euro. Gli accertamenti delle Fiamme Gialle sono scattati a seguito a una segnalazione pervenuta da un ente esterno e dall’incrocio delle dichiarazioni ISEE per l’accesso a prestazioni sanitarie agevolate di alcune persone anziane, che non risultavano aver dichiarato la titolarità di carte di credito/debito postali, appoggiate a veri e propri conti correnti, sebbene con capienza limitata fino a 30mila euro. I controlli incrociati eseguiti dai finanzieri attraverso l’analisi delle banche dati a disposizione del Corpo hanno consentito di individuare due distinti conti correnti collegati a carte di tipo “PostePay”, intestate a due persone anziane residenti in Lomellina ma slegate tra loro da vincoli di conoscenza o parentela. Entrambi i rapporti erano stati attivati presso l’ufficio postale di Vigevano 2. Al fine di consentire la continuità del servizio postale, nell’immediatezza dell’intervento è stata allertata la struttura di fraud management di Poste Italiane che, intervenuta sul posto, si è subito attivata per individuare le operazioni irregolari di prelievo contante effettuate dal direttore dell’ufficio postale. Dai conteggi di cassa dell’Ufficio è così emerso l’ammanco di circa 40mila euro. L'uomo rischia 5 anni di carcere.
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