Treni, che disastro. Venticinque linee su 37 non raggiungono lo standard minimo di affidabilità. Però, da una parte, Trenord canta vittoria: “il servizio sta migliorando rispetto al passato”. Dall’altra parte i pendolari ribattono: “peggiorare era impossibile!”. Infatti per i pendolari della Milano – Mortara, nonostante i dati resi pubblici di recente, c’è poco da essere allegri. Tanto più che il salto di qualità positivo è in realtà solo un piccolissimo passo in avanti. Ottenuto con uno “stratagemma”. L’incremento della puntualità è anche frutto della riduzione delle corse. Cioè della riduzione del servizio. Ma i disagi restano, eccome.
“All’ultimo incontro con tutti i quadranti – spiega l’associazione MI.MO.AL. - ci erano stati esposti i dati positivi che la cura del taglio del servizio a dicembre 2018 aveva portato. Pur riconoscendo un lieve miglioramento, anche perché peggiorare era davvero difficile, avevamo espresso la nostra preoccupazione sullo stato del servizio ferroviario di alcune linee, oltre ad aver chiesto lo sforzo di ripristinare i servizi tagliati”. La cura del taglio del servizio, sebbene abbia portato ad alcuni risultati positivi per via della riduzione delle corse, non si è dimostrata una soluzione efficace sul lungo periodo, come testimoniano gli indici di puntualità del mese di giugno. Durante il mese di settembre, a sei mesi dall’entrata in vigore dei provvedimenti, ben 25 linee su 37 non hanno raggiunto lo standard minimo dell’indice di affidabilità del servizio. Questo è un segnale preoccupante che dovrebbe far riflettere sui temi della manutenzione del materiale ferroviario e sull’organizzazione. Ma la notizia che più ha spiazzato i viaggiatori lombardi, e soprattutto quelli della provincia di Milano e di Monza-Brianza, è stato l’annuncio dell’eliminazione dei titoli di viaggio “solo treno” a partire da ottobre.
“Questa notizia ha suscitato in noi, e nei viaggiatori, grande perplessità, soprattutto per la modalità così rapida con la quale sono stati eliminati i biglietti e gli abbonamenti solo ferroviari – continua l’associazione MI.MO.AL - I viaggiatori che utilizzano solo il treno per recarsi a Milano, subiscono così dei notevoli rincari, soprattutto se si considera la qualità, del tutto insoddisfacente, dei servizi ferroviari”. Il mese scorso infatti, i Rappresentanti dei Viaggiatori alla Conferenza Regionale del Trasporto Pubblico Locale della Regione Lombardia hanno chiesto all’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, mediante lettera PEC, un incontro urgente in merito ai rincari conseguenti alla decisione di eliminare i biglietti solo ferroviari verso Milano e ai continui e pesanti disservizi che continuano nonostante il “Piano di Emergenza”.
Tali rincari, che si accompagnano anche all’eliminazione dei bonus e creano disparità tra utenti del trasporto pubblico in Lombardia, avvengono in una situazione in cui continuano ancora molti disservizi nei servizi ferroviari. Inoltre l’assessore insiste nel non voler convocare la conferenza del TPL, nonostante, da un anno a questa parte, ci siano state decisioni unilaterali da parte di Trenord e Regione in merito alla rimodulazione di servizi ferroviari, con chiusura di linee, l’incremento delle tariffe del 30% dei biglietti urbani di Milano e, da ultimo, questa decisione di eliminare i biglietti solo treno, incluso Treno Milano e Treno Monza, con soppressione del bonus per moltissimi pendolari.
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