Il clima pre elettorale è infuocatissimo. Nessuno dei due candidati sindaci di cinque anni fa ha deciso di ripresentarsi, le ultime settimane hanno visto un’accusa diretta da parte di un consigliere di minoranza per presunti abusi edilizi al vicesindaco, conclusasi nel consiglio comunale di martedì sera e lo stesso esponente dell’opposizione (Massimo Zorzoli) ha sporto denuncia anche ai carabinieri per un presunto atto di intimidazione pre-voto.
La fiancata destra della sua auto, una Fiat Punto, nella serata di sabato è stata completamente rigata mentre era posteggiata di fronte all’ambulatorio del medico. Zorzoli si è recato in caserma poco dopo il fatto, alcuni già parlano di “intimidazioni” in vista della chiamata alle urne del 26 maggio. Il nome di Zorzoli non compare più in nessuna lista elettorale, ma nella squadra di Angelo Chiabrera, “Vivo per San Giorgio”, c’è quello della moglie Marcella Muffa.
Anche l’attuale primo cittadino Andrea Mora (nella foto) fa un passo indietro. Il candidato è l’attuale assessore Giovanni Bellomo, pensionato, Mora è rimasto nella sua lista, “Noi per San Giorgio”. Avrebbe potuto ripresentarsi, essendo in scadenza del primo mandato sui tre consecutivi possibili.
“Rinuncio a fare il sindaco – chiarisce – per motivi lavorativi, non mi permetterebbero di seguire adeguatamente la vita amministrativa, mentre Bellomo, pensionato, avrebbe questa possibilità”.
Ma forse c’è dell’altro: le voci in paese sussurrano che Mora non sarebbe stato poi così sicuro di rivincere, e la popolazione di rivotarlo. Molti lo vedrebbero come “il sindaco delle multe”, viste le famigerate fotocellule che falcidiano gli automobilisti (locali e di passaggio) e che collocano San Giorgio ai primissimi posti nelle classifiche sui Comuni che emettono più contravvenzioni della Provincia.
Dell’attuale maggioranza lascia anche il vicesindaco Michela Varotto.
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