Martedì 28 Marzo 2023

Omodeo, maturità: conto alla rovescia I consigli ai colleghi degli ex studenti

Ultimi ripassi per gli studenti dell’ultimo anno all’istituto “Angelo Omodeo”, che il prossimo giovedì cominceranno gli esami di maturità 2019. E in questi ultimi giorni di studio arrivano per i maturandi alcuni consigli ed opinioni da chi ha già vissuto la paura degli esami lo scorso anno.

“Vista da ex-studente, l’aspettativa della maturità era, nella nostra immaginazione di alunni, fin troppo alta rispetto a come si è dimostrata la realtà che poi ci siamo trovati davanti, indipendentemente dall’indirizzo scelto – è il commento di Benedetta Manzino (nella foto), ex alunna del liceo artistico mortarese e attualmente studentessa di biotecnologie all’università del Piemonte orientale di Novara - Vista da un’altra prospettiva, la maturità non è certo una passeggiata, ma il percorso vissuto è unico e irripetibile. Lo sforzo della preparazione è tanto, ma solamente impegnandosi al 100% e ottenendo il massimo ci si rende conto di quanto si è maturati, diventando capaci di cogliere la responsabilità”. Fermezza e decisione sono quindi la chiave per affrontare l’esame, secondo la studentessa mortarese, in quanto primo ostacolo serio da affrontare nella vita di ogni studente. Lasciare il panico da parte e sfruttare anche i momenti no come carica per motivarsi, sotterrando la paura sotto i capitoli studiati è il segreto che fa crescere i ragazzi, permettendo di dare il meglio di sé stessi. Utilissima poi la capacita di sintesi, perché permette nel poco tempo dato dalle prove scritte di rispondere quanto necessario. “Il consiglio che mi sento di dare – spiega poi Sara Polledri, ex alunna del linguistico e oggi studentessa di conservazione dei beni culturali all’università di Milano statale – è quello di ripassare bene tutte le materie, ripetendo tutto il programma ma senza soffermarsi sui minimi particolari. È importante poi mantenere la calma, cercare di non pensare troppo all’esame in se prima di affrontarlo e non andare nel panico se viene fatta, all’orale per esempio, una domanda a cui non si sa rispondere”. Per l’ex alunna di lingue è utile inoltre alternare momenti di relax e di studio nei momenti di preparazione all’esame, svegliandosi abbastanza presto la mattina per uno studio intenso, interrompendosi per la pausa pranzo e per una piccola pausa al pomeriggio, lasciando la sera libera e in completo relax. “Vorrei tanto che la maturità fosse vista come un trampolino di lancio per entrare nella vita vera, quel posto dove non sei protetto dai professori, non sei spalleggiato dai compagni e dove tutti quanti lottiamo per raggiungere il nostro posto nel mondo – conclude Benedetta Manzino - Non c’è più grande paura dell’avere paura. Auguro ai maturandi che si stanno preparando per questa esperienza di vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, pensando che tutto questo sarà solamente la ciliegina sulla torta di un percorso che scandirà le nostre vite per sempre”. In ultimo, ma non certamente per importanza, i consigli che la preside dell’istituto “Angelo Omodeo” ha dedicato a tutti i suoi studenti di quinta, di ogni indirizzo. “Ormai l’esame è sempre più vicino, quindi consiglio di usare queste giornate per perfezionare la preparazione, cercando di gestire il programma di esame, consultare le mappe fatte per la prima prova scritta in modo da raggiungere la consapevolezza di padroneggiare bene tutti i contenuti – suggerisce la dirigente - Inoltre, è bene controllare di aver preparato il resoconto per il percorso di alternanza, avendo cura di definire bene e nei dettagli il lavoro svolto, utilizzando anche delle presentazioni con alcune diapositive. È meglio evitare di lasciare il ripasso agli ultimi giorni, considerando che l’esame mette gli studenti nella condizione di verificare le competenze ma anche la tenuta d’ansia di ogni persona, quindi diventa fondamentale essere capaci di gestire l’ansia e l’emotività. L’esame è in una nuova formula, ci sono alcune incognite che naturalmente possono dare qualche preoccupazione, ma gli studenti devono considerare di essersi preparati molto bene e di avere alle spalle un lavoro durato 5 anni. È importante per i ragazzi mantenere la tranquillità, perché la maturità è un esame che richiede il controllo personale per lasciar emergere le competenze. In ultimo, bisogna ricordare che gli studenti sono anche tutelati da questa nuova prova, perché si portano come “eredità” dai 5 anni ben 40 punti di credito, in confronto con i 25 totali accumulabili fino all’anno scorso, il che non significa poter sottovalutare le prove ma poterle affrontare con più leggerezza”.  


Beatrice Mirimin © Riproduzione riservata