Un allestimento piccolo piccolo, che però è costato ancora un sacco di soldi ai cittadini.
Il nuovo “mini museo contadino” è tornato sui suoi passi (dopo che la Regione in passato spese una valanga di quattrini per traslocare nella ex sede) punta al multimediale attraverso audioguide, schermi e pannelli e all’approfondimento etnografico coi canti delle mondine.
Si presenta così il nuovo museo contadino, che torna nella vecchia sede di via Battisti, di fronte al municipio. Ma solo in un piano, il secondo, dell’edificio che al pianterreno adesso ospita il Circolo ricreativo. La presentazione di domenica, nell’ambito della festa patronale di San Michele Arcangelo, vuole mettersi alle spalle lo strascico di polemiche dovute allo spostamento dall’ex sede nella tenuta San Giovanni, esattamente un anno fa.
“Attraverso sette sezioni e sette temi – spiega la curatrice dell’allestimento, Ilaria Nascimbene – si possono scoprire attrezzi che risalgono anche a cento anni fa. Quando il museo contadino di Olevano nacque, nel 1993, era l’unico. Ora ce ne sono altri”.
Il nuovo progetto, presenta all’ingresso un depliant in italiano e in inglese, delle cuffie dalle quali si possono ascoltare i vecchi canti delle mondine, filmati e foto d’epoca.
Il costo dei lavori per il trasloco bis e dell’allestimento si aggira intorno ai 15mila euro e gli altri oggetti che si potevano vedere nella vecchia esposizione nella proprietà dei Sartori – Galbarini, molto più ampia, sono custoditi nel magazzino ex Gabutti di via Garibaldi. Il nuovo museo sarà aperto domenica e festivi dalle 15 alle 19 grazie all’associazione “Amici del museo”, che ha seguito l’amministrazione. “La fondazione Cariplo – aggiunge il sindaco Luca Mondin – ha finanziato il progetto con 5mila euro, la Camera di commercio con :altri 4mila. Non torno indietro e sono sicuro che questa nuova veste darà un nuovo slancio al paese”.
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