Il cittadino, laureando in legge, vince dal giudice di pace il ricorso contro due multe sulle “strisce blu” a Mortara, che gli sarebbero costate 58 euro e 60 centesimi ciascuna. Invece non dovrà pagare niente. Il 1° ottobre e il 5 novembre del 2016 aveva lasciato la sua Opel Astra nel parcheggio di via piazza Vittorio Emanuele, vicino al teatro, con il ticket del pagamento esposto, ma aveva fatto tardi e nel frattempo il titolo di sosta era scaduto. Al suo ritorno ecco le inevitabili contravvenzioni sul parabrezza.
“Però mi era stata contestata la violazione di un articolo di legge errato – dichiara Antonino Longo 25 anni, che vive a Castello d’Agogna – il 157, comma 6 e 8. Quell’articolo riguarda chi parcheggia senza pagare la sosta e senza esporre alcun biglietto. Io invece avevo pagato e avevo messo il ticket in bella vista, ma semplicemente la sosta era scaduta prima che io tornassi e non era stata rinnovata. L’articolo corretto in questo caso sarebbe il 7, comma 1, lettera F del codice della strada. E soprattutto la multa per la sua violazione ammonta a meno della metà della cifra, 28 euro, non i 58 che avrei dovuto pagare”.
Il giovane ha presentato ricorso subito, e poi ha atteso i tempi della giustizia. La prima fase gli era stata sfavorevole: il 3 aprile del 2017 la Prefettura gli aveva dato torto, imponendogli di pagare il doppio della cifra compresa di multe e spese per il ricorso, 224 euro, al comando della polizia locale di Mortara.
Ma Longo non si è dato per vinto e ha portato il caso al giudice di pace di Vigevano. Quest’ultimo ha accolto il suo ricorso.
“Non si tratta di un mancato pagamento – si legge nella sentenza del giudice di pace, datata 16 ottobre 2018 – ma piuttosto del protrarsi della sosta oltre il periodo stabilito. Per questi motivi il ricevente, che aveva pagato il ticket, avrebbe dovuto essere sanzionato per ogni periodo di sosta successivo non coperto dal pagamento”.
Una sentenza che il multato definisce “equa”.
“Non è giusto – conclude – mettere sullo stesso piano chi proprio decide di non pagare e chi paga, senza poi rinnovare, magari perché è in ritardo. Fare ricorso ha un costo, 48 euro solo di marca da bollo, e forse non tutti se la sentono di presentarlo”.
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