Eroi silenziosi. Sempre in prima linea. Non a caso sono proprio i medici, di base o delle strutture ospedaliere, e gli infermieri, tra i primi contagiati dal Coronavirus. Quello svolto dagli operatori sanitari, più che un lavoro, è una vocazione. E proprio perché si tratta di professionisti ecco le regole per accedere alla sede dei medici riuniti di palazzo Cambieri.
Una serie di prescrizioni per tutelare la salute dei pazienti e dei medici. Si va dal divieto all’accesso libero agli ambulatori, alle ricette rilasciate solo su contatto telefonico. Sono queste solo alcune delle linee guida suggerite direttamente dal Ministero della salute e messe immediatamente in campo anche dall’associazione mortarese dei medici di base. La procedura prevede un primo contatto telefonico. In queste ore le linee sono roventi e spesso il numero può risultare occupato.
Per questa ragione gli stessi operatori invitano alla pazienza. Appena possibile tutti riceveranno una risposta. Intanto fino a nuova disposizione non sarà concesso l’accesso libero alla sala d’attesa e nei locali dello studio. I cittadini potranno accedervi solo su chiamata del medico.
Ai pazienti è anche chiesto di recarsi in ambulatorio solo in caso di problemi non rimandabili e di rischio immediato per la salute. Anche in questo caso è necessario chiamare prima il centralino. Anche la prescrizione di farmaci per terapie abituali avverrà solo telefonicamente. Verrà poi indicato dal medico quando venire a ritirare i farmaci. Infine, in caso di febbre, tosse o mal di gola, non recarsi in ambulatorio, ma chiedere un appuntamento telefonico con il medico che indicherà che cosa fare.
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