Martedì 28 Marzo 2023

Mede, non solo ospedale. Il sindaco lancia l’allarme: i medici se ne vanno da qui

  • Mede
  • 24 Febbraio 2019

Due medici di base in meno rispetto a pochi anni fa, 4, che non garantiscono una copertura adeguata a tutta la popolazione. E così molti medesi (circa 500) sono costretti a rivolgersi altrove, prendendo l’automobile per andare dal dottore.

Un allarme lanciato dal sindaco Giorgio Guardamagna (nella foto), all’indomani dell’incontro tenutosi a Mede con il nuovo direttore generale di Ats, la dottoressa Mara Azzi. Per adesso non sembra esserci una soluzione a breve termine. L’unica cosa certa è il malumore di tutti. 

“La stessa Azzi – aggiunge Guardamagna – ha riconosciuto le varie difficoltà a coprire gli ambiti ambulatoriali, di sostituire i medici che vanno in pensione in tempi brevi, di trovare nuovi sostituti ai vari provvisori. Trovo alcune regole veramente incomprensibili, che non permettono in ogni caso di superare il numero fisso di 1.500 pazienti a cui ogni medico ha diritto, o che di fatto impediscono  la possibilità di integrare il numero mancante con un sostituto diretto. Anni fa avevamo 6 medici, oggi di fatto 4”. 

Alcune tra le tante difficoltà discusse nell’incontro sono le assenze a Mede di un punto per i vaccini, che rende obbligatorio recarsi a Garlasco e del controllo ambientale per quanto riguarda l’aria e i rifiuti, tutti temi che in qualche modo interessano la salute dei cittadini. 

“I sindaci – prosegue Guardamagna – possono fare poco. Tutti noi della zona siamo concordi  per indurre i cittadini a sottoporsi agli screening preventivi e gratuiti, considerato che al momento sono una minoranza preoccupante. Tra le cose che certamente faremo in un prossimo futuro sarà un incontro pubblico sul tema della ludopatia”. 

Il caso più eclatante di questi medici che non ci sono riguarda i sostituti del dottor Roberto Forni, andato in pensione il 1° agosto scorso. Il giovane medico di base, Edoardo Maria Carini, di 27 anni, è stato il terzo diverso in 5 mesi. E non è stato neanche facile trovarlo: dopo che il primo successore di Forni, il dottor Andrea Gancia, si è dimesso dopo una manciata di settimane dal suo arrivo il 5 novembre, nessuno dei medici inseriti nella graduatoria regionale ha accettato l’incarico. Carini era nell’elenco di quelli disposti ad accettare sostituzioni, per “farsi le ossa” a Mede fino a una nomina definitiva.

Davide Maniaci © Riproduzione riservata