Eccoci in questo nuovo appuntamento della mia rubrica settimanale per fare quattro chiacchiere insieme e parlare con voi della misura “Nidi gratis”, fiore all’occhiello del mio assessorato. A partire dal 2016, Regione Lombardia ha avviato la sperimentazione di questa misura, nell’ottica di aumentare l’accessibilità economica ai servizi per l’infanzia. “Nidi gratis”, in questo senso, è stata la più efficace iniziativa di conciliazione vita-lavoro e ha permesso a molte donne di non abbandonare l’impiego alla nascita di un figlio.
Lo scopo è stato quello di invertire il trend emergente a livello nazionale e regionale di diminuzione delle iscrizioni ai nidi, riconducibile al calo demografico, alla flessione del reddito delle famiglie legata alla crisi economica, ma anche alla contrazione della spesa dei Comuni per i servizi per la prima infanzia, registrata dal 2011 e compensata con la crescita del grado di compartecipazione delle famiglie. Giunta alla quarta edizione, l’iniziativa è stata citata tra gli esempi virtuosi nell’uso dei fondi strutturali nell’ultima relazione strategica della Commissione europea sul tema. Ma l’aspetto che mi ha resa maggiormente orgogliosa è stato il gradimento di tante mamme che ci hanno contattato in questi mesi; e vorrei condividere con voi alcuni messaggi, che riporto testualmente: “grazie a questa iniziativa sono rientrata al lavoro mantenendo la mia posizione senza dover chiedere nessuna riduzione di orario”, “senza questo contributo le mie due gemelle non sarebbero mai potute andare all’asilo nido e forse io avrei perso il lavoro”, “la vostra iniziativa ha permesso alla nostra bimba di frequentare un servizio di qualità, senza gravare sul budget familiare”. In base all’ultimo rapporto Istat, in Lombardia il tasso di copertura degli asili rispetto ai potenziali utenti - i bambini da 0 a 3 anni - si è attestato al 29,5%, una percentuale migliore rispetto alla media italiana del 24,7% anche se ancora sotto l’obiettivo europeo del 33%. Un report regionale del 2018 evidenzia che il 24% delle famiglie beneficiarie in assenza di “Nidi Gratis” non avrebbe iscritto il proprio figlio al servizio, mentre il 44% lo avrebbe fatto ma a condizioni e orari ridotti. Nell’edizione 2019-2020 sono state oltre 15.600 le domande presentate dalle famiglie lombarde. I Comuni aderenti al bando sono stati 581, che hanno “acquistato” 8.420 posti in 1.043 strutture, pubbliche o private convenzionate. Per far fronte all’elevato numero di richieste, a ottobre abbiamo integrato con 2 milioni di euro le risorse, portandole in totale a 42,2 milioni di euro (rispetto ai 41 milioni dell’anno precedente). I fondi provengono per una parte dall’ultima tranche del Fondo Sociale Europeo e per il resto (16,7 milioni di euro) a carico della Regione Lombardia. Fino al 2021 la misura sarà interamente finanziata da risorse regionali, in attesa della nuova programmazione Ue. Quest’anno, per semplificare e velocizzare le procedure di registrazione e verifica dei requisiti, abbiamo avviato una sperimentazione con tecnologia blockchain, scegliendo come Comune pilota Cinisello Balsamo, nell’hinterland milanese. La nuova applicazione è stata utilizzata dalla maggior parte degli utenti. Il risultato finale è stata una riduzione del 90% dei passaggi amministrativi, mentre il tempo medio di presentazione della domanda è stato inferiore agli 8 minuti. Insomma, un’ottima iniziativa che ha garantito risultati importanti e che auspico possa essere esportata a tutta la nostra Regione. Anche oggi spero di avervi dato informazioni utili; se avete proposte, domande o suggerimenti, scrivetemi all’indirizzo: segreteria_famiglia@regione.lombardia.it, sarei molto felice di leggere i vostri messaggi e di rispondervi!
Vi aspetto la prossima settimana!
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