Aprile 2017, Silvio Berlusconi lascia la guida del Milan alla cordata cinese guidata da Mr Li dopo oltre un trentennio di presidenza. Una barca di acquisti e uno staff tecnico completamente rinnovato non fanno che aizzare l’entusiasmo dei tifosi rossoneri, a digiuno da tanti anni. L’epilogo lo conosciamo tutti: Yonghong Li si rivelerà un truffaldino ed il diavolo faticherà in campionato, centrando un sesto posto entusiasmante come un preliminare di Europa League tra Astana e Santa Coloma. Per quel Milan doveva essere l’anno della svolta, il famoso “anno zero”.
E se di anno zero si parla, il riferimento va sicuramente al Ferrera, retrocesso dall’Eccellenza e “matricola” della Promozione che sarà. E zero non sono sicuramente gli acquisti, no, quelli sono diciassette. Peccato che debbano giocare un campionato, sennò si sarebbe potuto organizzare un torneo di calcetto niente male. Scherzi a parte, la nuova stagione è alle porte e sarà interessante vedere come si comporterà l’inedito gruppo.
“Abbiamo pensato che se avessimo dovuto ripartire da zero, il modo migliore per farlo era cambiare tutto - anticipa il presidente Alex Fornasiero – così si spiega questa trasformazione, dai giocatori all’allenatore, passando per lo staff tecnico”. Ma gli ingaggi di giocatori che hanno fatto Lega Pro, D ed Eccellenza, hanno fatto vociferare di una squadra che punta in alto, al contrario di quanto espresso precedentemente dai vertici societari. Il numero uno rossoblù però non vuole fare proclami e replica: “Non ci siamo mai dati obbiettivi, vedremo poi con l’inizio del campionato. Abbiamo alzato l’asticella con giocatori come De Marco, Procopio, Casula, Zilocchi, Di Gennaro, Migliavacca e gli altri, non vogliamo cadere e farci male, per questo voliamo basso”. Sarà difficile amalgamare i tanti volti nuovi? Il Peter Pan dell’isola felice (così come la chiama lui) non ha dubbi e recita: “Sicuramente non sarà facile, ma credo sia meglio avere tanti nuovi motivati che tanti vecchi scontenti. Uno dei problemi dell’anno scorso è stata la mancanza di un gruppo, e ci auspichiamo che quest’anno possa cambiare la rotta. A Ferrera giochiamo per divertirci, non c’è pressione. È un’isola felice”.
Il primo “test d’ingresso” sarà il 25 agosto nel triangolare con Medese e Lomellina, e poi il mercoledì dopo al via la Coppa Italia. Niente magnati, niente promesse, niente proclami, solo tanta organizzazione per ripartire da solide basi. E la parola d’ordine è proprio questa: ripartire.
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