Venerdì 24 Marzo 2023

Al “Besostri” un fiume di applausi per il musical sul Beato Olivelli

  • Mede
  • 04 Febbraio 2019

Un interminabile applauso ha salutato gli attori della compagnia “Rosa di Gerico” al termine della “prima” di “Un vecchio, un bambino... e il ribelle per amore”, il musical che racconta la vita del Beato Teresio Olivelli. Un racconto leggero, reso piacevole dalle parti musicali e dai balletti, che rende “semplice” una vicenda umana straordinariamente complessa. E fruibile a tutti.

Lo spettacolo si è svolto domenica scorsa, 3 febbraio alle 16 e in replica alle 21, al teatro “Besostri” di Mede. In poco meno di tre ore il cast coordinato da Antonella Lambri ha portato sul palcoscenico i momenti fondamentali della breve vita di Teresio Olivelli. “Ad un anno dalla cerimonia di beatificazione è stato svelato ancora una volta il volto luminoso di Teresio grazie a questo spettacolo commosso e commovente. - ha commentato monsignor Paolo Rizzi, postulatore della Causa di Beatificazione e canonizzazione, dal palco al termine dello spettacolo - Ci avete fatto penetrare nelle pieghe più profonde del tessuto umano e spirituale di questo giovane martire dei tempi moderni”.

Lo spettacolo ha fatto rivivere fedelmente i momenti più significativi della vita del Beato: dai turbamenti spirituali alla scoppio della guerra di Spagna all’adesione critica al fascismo, dalla partenza come volontario per la Campagna di Russia alla clandestinità resistenziale, fino alla prigionia e al martirio. “Teresio ha fatto cose grandi in tutto il mondo, ma è partito da qui, dalla Lomellina. - ha aggiunto monsignor Rizzi - E’ uno di noi, un ragazzo che ha camminato nelle nostre strade, che ha giocato nei nostri cortili, che ha pregato nelle nostre chiese. Il suo percorso è stato articolato, complesso: si è trovato a confrontarsi con momenti storici difficili, contraddittori, è stato chiamato a fare scelte ardite. E’ stato ben spiegato in questo spettacolo: è stato un alternarsi di bianco e nero, ombre e luci, bene e male, amore e odio, ma alla fine l’amore ha vinto. Teresio nel lager nazista è stato la presenza di Dio nell’inferno creato dall’uomo”.

“Nella sua vita ha avuto percorsi difficili, però si è sempre abbandonato allo Spirito Santo. - ha aggiunto - Lo Spirito gli ha fatto percorrere sentieri impervi, lo ha anche fatto salire sulla croce, ma ne ha fatto un esempio di bontà, di misericordia e di carità”. Lo spettacolo “Un vecchio, un bambino... e il ribelle per amore” si pone così in continuità con quel percorso di studio e riscoperta di Teresio Olivelli avviato più di trent’anni fa dal vescovo Mario Rossi. Documenti, scritti e testimonianze che da un lato hanno contribuito a dimostrare come il giovane lomellino abbia vissuto in maniera eroica le virtù e, dall’altro lato, hanno costituito un patrimonio documentale fondamentale affinché la gente potesse conoscere le sue gesta.


Vittorio Testa © Riproduzione riservata